L'uomo guidava distratto: gli avvenimenti di
quella giornata lo avevano letteralmente sfinito, svuotato...era completamente
a pezzi!
Per fortuna, presto tutto sarebbe tornato alla normalità e l'incubo
sarebbe finito. Ora doveva solo fare il “lavoro”.
Così, accostata l'auto al ciglio del lago,
doveva sbarazzarsi di Lei, del suo cadavere. O meglio: di quello che restava di
Lei, del suo corpo fatto a pezzi.
Il lago in verità era un laghetto che la
domenica ospitava i vari pescatori per disputare gare di pesca amatoriale...
“Questa domenica il trofeo sarà speciale”,
pensò l'uomo mentre gettava nell' acqua i vari sacchi neri.
“Già! Un trofeo in carne e ossa!” e rise di
una risata serafica e maligna.
E anche questa volta era andata. Anche questa
volta aveva ripulito tutto, finalmente sua madre poteva essere nuovamente fiera
di lui.
Già: la sua anziana madre che alla venerabile
età di ottantasette anni aveva ancora il potere di comandarlo a bacchetta come
oggi, liberandosi dell'ennesima badante che, come tutte le altre, ambivano solo
ai soldi della vecchia madre...tutte uguali, tutte donne senza arte né parte,
donne da eliminare, una
volta per tutte.”Dannate donne!” pensò l'uomo “io vi odio tutte, tutte!”.
Così,poi, era lui a doverle far sparire, da
due anni a quella parte, da quando, nella loro casa, erano iniziate le
processioni di quelle badanti venute per accudire la madre...donne che duravano
circa tre mesi...eppoi venivano regolarmente rimpiazzate da altre, nella
speranza di trovare quella giusta per la sua adorata madre.
“La prossima andrà bene, me lo sento!” si
ritrovò a pensare mentre, riavviando la sua auto, si accingeva ad andare alla
stazione. Un'altra donna
sarebbe rientrata a casa con lui...un'altra badante.
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