Lei era sempre
cosi’ sfuggente.
Quei 45 minuti
di lezione glieli faceva penare.
Aveva un mondo
intero da chiederle, da confidarle. Ma lei era cosi’ brava a tenerla a bada.
Ottima insegnante di Pilates, Nuoto, AquaFitness: una vera self- made woman.
Aveva solo due anni piu’ di lei, ma un background di gran lunga superiore.
La invidiava si’
o forse no, forse moriva dalla curiosita’ di svegliarsi nel suo letto, di
assumere con lei le posizioni Yoga del risveglio muscolare. Con una cosi’
frenetica pensava, non si sarebbe mai annoiata.
Lei l’amava e
percio’ la bramava. Il solo pensiero che Julie non sarebbe mai stata sua, la
mandava in disperazione totale.
Erano al
consueto appuntamento del venerdi’: lezione di nuoto/aquagym.
Una mattina
fresca di fine estate. La piscina calda era semideserta, chi non aveva fatto le
ferie prima le faceva dopo e Linda si sentiva cosi’ felice che fossero solo
loro due in vasca. Lei e la sua Soulmate.
Dapprima
iniziarono con gli esercizi di riscaldamento: ondeggiamenti e fluttuazioni, poi
le immersioni di Snorkeling e gli stili di nuoto per finire con…Gia’ FINIRE,
quel verbo le frullava in testa da un po’, se non poteva averla voleva che
tutto finisse.
All’improvviso i
suoi occhi si iniettarono di sangue, forse era stato il cloro, forse la
stanchezza, o la frustrazione dei suoi desideri non soddisfatti.
In vita sua non
aveva mai calpestato nemmeno una formica, ma stavolta la rabbia l’acceco’ e …le
sue unghie affilate presero a graffiare random Julie che ignara penso’ stesse
scherzando. Quando il gioco si fece pericoloso pero’, l’istruttrice cerco’ di
bloccarle i polsi, ma Linda era stata piu’ veloce. Afferro’ il tubo di spugna
inzuppato e glielo lego’ attorno al collo cominciando a stringere. Poi la
spinse sott’acqua con un colpo di karate visto su Youtube tempo prima.
L’ira della
donna alimentava i suoi gesti. Il ricordo d’esser stata sbeffeggiata da quelle
sirene, le istruttrici- compagne di Julie, i loro corpi scultorei, sinuosi che
la guardavano come fosse una zombie, con il suo corpo rigido da ottantenne, cosi’ la schernivano, poco duttile e
dolorante.
Ora era giunto
il momento della rivalsa. Con tutta la forza che le era rimasta nelle spalle le
salto’ di nuovo addosso per affondarla definitivamente. La povera Julie quella
mattina aveva commesso l’errore di sgranocchiare uno snack al cioccolato/cocco
prima di tuffarsi e il peso sullo
stomaco adesso si faceva sentire rallentandole i movimenti.
Ormai non c’era
piu’ nulla da fare. La sua perfetta silhouette giaceva gia’ a pelo d’acqua.
Linda si
spavento’, corse terrorizzata fuori dalla vasca, testimone silenziosa
dell’orribile scena e urlo’ aiuto. L’insegnante si era sentita male, forse era
stata una congestione.
Nessun commento:
Posta un commento