Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

Erika Santus - Lezione n° 5: acquafitness


Lei era sempre cosi’ sfuggente.
Quei 45 minuti di lezione glieli faceva penare.
Aveva un mondo intero da chiederle, da confidarle. Ma lei era cosi’ brava a tenerla a bada. Ottima insegnante di Pilates, Nuoto, AquaFitness: una vera self- made woman. Aveva solo due anni piu’ di lei, ma un background di gran lunga superiore.

La invidiava si’ o forse no, forse moriva dalla curiosita’ di svegliarsi nel suo letto, di assumere con lei le posizioni Yoga del risveglio muscolare. Con una cosi’ frenetica pensava, non si sarebbe mai annoiata.

Lei l’amava e percio’ la bramava. Il solo pensiero che Julie non sarebbe mai stata sua, la mandava in disperazione totale.

Erano al consueto appuntamento del venerdi’: lezione di nuoto/aquagym.
Una mattina fresca di fine estate. La piscina calda era semideserta, chi non aveva fatto le ferie prima le faceva dopo e Linda si sentiva cosi’ felice che fossero solo loro due in vasca. Lei e la sua Soulmate.

Dapprima iniziarono con gli esercizi di riscaldamento: ondeggiamenti e fluttuazioni, poi le immersioni di Snorkeling e gli stili di nuoto per finire con…Gia’ FINIRE, quel verbo le frullava in testa da un po’, se non poteva averla voleva che tutto finisse.

All’improvviso i suoi occhi si iniettarono di sangue, forse era stato il cloro, forse la stanchezza, o la frustrazione dei suoi desideri non soddisfatti.

In vita sua non aveva mai calpestato nemmeno una formica, ma stavolta la rabbia l’acceco’ e …le sue unghie affilate presero a graffiare random Julie che ignara penso’ stesse scherzando. Quando il gioco si fece pericoloso pero’, l’istruttrice cerco’ di bloccarle i polsi, ma Linda era stata piu’ veloce. Afferro’ il tubo di spugna inzuppato e glielo lego’ attorno al collo cominciando a stringere. Poi la spinse sott’acqua con un colpo di karate visto su Youtube tempo prima.

L’ira della donna alimentava i suoi gesti. Il ricordo d’esser stata sbeffeggiata da quelle sirene, le istruttrici- compagne di Julie, i loro corpi scultorei, sinuosi che la guardavano come fosse una zombie, con il suo corpo  rigido da ottantenne, cosi’ la schernivano, poco duttile e dolorante.

Ora era giunto il momento della rivalsa. Con tutta la forza che le era rimasta nelle spalle le salto’ di nuovo addosso per affondarla definitivamente. La povera Julie quella mattina aveva commesso l’errore di sgranocchiare uno snack al cioccolato/cocco prima di tuffarsi e  il peso sullo stomaco adesso si faceva sentire rallentandole i movimenti.

Ormai non c’era piu’ nulla da fare. La sua perfetta silhouette giaceva gia’ a pelo d’acqua.
Linda si spavento’, corse terrorizzata fuori dalla vasca, testimone silenziosa dell’orribile scena e urlo’ aiuto. L’insegnante si era sentita male, forse era stata una congestione.

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