Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

SECONDO CLASSIFICATO: NICOLETTA SIPOS, Gioco duro


Loretta mi ha chiesto l’altra sera che cosa sono disposta a fare per vincere una gara. Quando mi guarda con quegli occhi grigi – grandi e sinceri – non oso mentirle. Così ho risposto: «Tutto. Rubare – imbrogliare – perfino uccidere se occorre».
Mi ha sorriso. Sapeva già come la penso. Probabilmente ricordava il crime story slam del 2012. Io avevo partecipato con una storia che era una bomba, e meritavo il primo premio.
Guardi che l’ho vista ridere, signora in nero nella quarta fila – e anche lei, la rossa lì in fondo. Non mi credete? Statemi a sentire.
In realtà io allo slam non volevo partecipare. Giocare m’interessa poco. A me preme vincere. Mi sono decisa solo per via di quella particolare storia che mi pareva imbattibile.
In effetti ho superato con un ottimo punteggio la prima selezione. Assieme ad altri 14 concorrenti, però. Era previsto che leggessimo i nostri racconti il 10 ottobre. Sette giudici e il pubblico avrebbero scelto il vincitore.
La migliore ero io, nessun dubbio. Dovevo solo convincere la giuria. O eliminare gli altri concorrenti.
Compito non facile, lo ammetto, ma io ho lavorato con metodo.
Marisa l’ho portata alle terme di Monticello. Non sapeva nuotare, mi ha confessato. Le ho detto - tranquilla, ci sono io. Mi ha creduto. Peggio per lei. 
Giuseppe l’ho invitato a mangiare pollo e funghi all’Agnello d’oro. Se l’è cavata con una lavanda gastrica e tre giorni di digiuno. Altro che slam: manco si reggeva in piedi. 
Pinina, povera, ha fatto un salto di tre metri rompendosi il femore mentre andavamo ai Corni di Canzo il giorno prima della finale. Voleva partecipare alla gara in carrozzella. Non gliel’ha fatta.
Isetta si è trovata contro uno sciame di vespe arrabbiate. Purtroppo era allergica al veleno…  
Che fantasia, eh??? Solo per questo meritavo di finire prima. Se avessi potuto svelare a tutti la verità.
Comunque, arrivata a quel punto mi sentivo la vittoria in tasca. Invece, vista l’impressionante serie d’incidenti, la giuria ha sospeso la gara.
L’annuncio mi ha provocato una spaventosa colica renale. Loretta ricordava anche questo dettaglio. Mi ha detto, severa: «È proprio vero che il crimine non paga».
«Giusto», ho risposto io. «O paga molto lentamente».
Mi ci sono voluti sei mesi per scoprire i nomi e gli indirizzi dei giurati.
Nina è uscita di strada con la sua Panda il primo giorno di primavera, una sera di vento e grandine. Roberto ….
Come dice signor giudice? Il tempo è scaduto? Beh il resto ve lo racconto un’altra volta.
Voi intanto, giurati e concorrenti, meditate… Prima di votare pensateci bene …. 

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