Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

Marco Pellegrini - Semaforo rosso


Quando ci siamo salutati, pochi giorni fa, è stato insolitamente affettuoso, accennando anche alla possibilità che quello che stava intraprendendo fosse il suo ultimo viaggio, e mi ha invitato ad andare ad aprire la ‘nostra’, casa nell’entroterra genovese, un rustico piuttosto isolato, che per mio padre, ma anche per mia madre Lucia – quando era ancora in vita –ha sempre avuto un grosso valore affettivo.
- Quando sarai lì, dai un’occhiata alle carte che si trovano nel mio comodino, riguardano ciò che sono stato prima di essere tuo padre e - Trovati una compagna – alla fine aveva aggiunto, invadendo un territorio di cui in genere non si occupa.
Ed eccomi qui, sto ancora riguardando quel taccuino di mio padre, pieno di appunti, ritagli, pagine di diario…
La mia ‘particolare’ cena l’ho tratta proprio da lì: crepes con crescenza, composta  di peperoncini piccanti, peperoni gialli grigliati impreziosita da  un fiore di zucca ripieno  di panissa, rucola, olive taggiasche e quagliata ligure…  Mia madre, di suo pugno ha corretto le quantità relative al ripieno. Nel frigorifero ho un Sauvignon di buon livello e di grandi profumi.
Deve  essere stato davvero importante questo menù per i miei, vista l’attenzione che gli è riservata nel taccuino. Ad esempio c’è un’intera pagina di appunti dedicata alla scelta della crescenza, con la spiegazione del ‘perché’ di questo nome.
Ci ho trovato anche una fotocopia  del cap. LI del ‘Conte di Montecristo’, si intitola ‘Tossicologia’… , con delle sottolineature, era ripiegata tra le pagine dedicate alla crostata e agli appunti presi di fretta per il liquore di lamponi: la crostata l’ho diligentemente preparata, il liquore ai lamponi è lì nella vetrinetta, non so ancora se li utilizzerò.
Curiosa anche la tabella abbinata alla ricetta della composta, in cui la quantità di vino da utilizzare viene accostata in modo inversamente proporzionale ad un altro ingrediente indicato semplicemente con una ‘s’ puntata. Il vasetto di composta che ho utilizzato, preparato da mio padre, è ancora sul ripiano di marmo, appare di un rosso quasi impossibile…
Nel taccuino ci sono poi una serie di inquietanti articoli di cronaca in cui si parla di due giovani donne scomparse, una di Genova, A.G. e una di Busalla, M.C.:  i corpi non sono mai stati ritrovati.
L’altra sera, leggendo una pagina di diario relativa ad una cena, improvvisamente ho cominciato a capire qualcosa di tutte quelle stranezze:

13/7 ore 6.30

Angela era davvero molto bella ieri sera, ma mentre mangiava ha continuato a raccontare dei suoi viaggi; assaggia il fiore di zucca ed è completamente distratta da sé stessa, per me questo è semaforo rosso; il vino non acquista alcun valore nel suo sorseggiare; ha sbocconcellato la crostata perdendosi nelle mie parole e ha definito il rosso liquore di lamponi troppo dolce… ha fallito l’esame.
Il dolore mio e suo non è durato molto.

Il verde, il semaforo verde, è un’opzione che ho capito grazie alla pagina dedicata alla cena con colei che sarebbe diventata mia madre: la descrive con un’attenzione e un affetto che continuano a commuovermi.

13/8 ore 6.30
Ieri sera meravigliosa cena con L., è stato fin da subito semaforo verde!
Quando ha assaggiato il fiore di zucca non mi stava più ascoltando, ha socchiuso per un attimo gli occhi, non mi chiede gli ingredienti, assapora, gusta!
Ha calato il naso nel bicchiere, ha smosso il vino, ne ha valutato colore e profumi, era inebriata, ne ha assaggiato un sorso, poi è passata alla crepe e ha continuato ad alternare sapori e vino, stava chiaramente godendo; per un po’ nessuno dei due ha più parlato, io gustavo i sapori e gustavo lei.
Peccato non poterle offrire la crostata, la rossa crostata di more e gelatina di petali di rose, e il liquore ai lamponi, tutta roba da semaforo rosso; spero comunque di avere altre occasioni per questo assaggio, con un ingrediente in meno, ma che non ne cambia certo il sapore…
Credo, in alternativa,  abbia apprezzato il caffè freddo aromatizzato alla cannella e menta – siamo in pieno semaforo verde!

Oh, deve essere arrivata Vera, impossibile che qualcun altro posteggi qui sotto, mi affaccio alla finestra:
- Sono pronta per la sorprendente cena che mi hai promesso.
- Anche la cena è pronta e tu sei davvero splendida!
- Bello questo posto, ma cosa ci fa qui uno tutto solo?
- Prepara cene… forse, nei prossimi giorni, mi dedicherò anche alle conserve e ai liquori.

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