Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

Silvia Bosi - L'ultimo ballo


“Adesso balla!”.
Queste parole riecheggiavano ancora nella sua testa.
Stava percorrendo la strada innevata, con l’ausilio delle ultime energie che aveva in corpo; il freddo pungente rendeva ogni passo una tortura, ma alla fine riuscì a trascinarsi fino ad una quercia. Alla base, c’era una fessura, una ferita della corteccia, una piccola speranza di non essere sopraffatta dal freddo.
Con un ultimo sforzo percorse la distanza che la separava dall’albero e proprio poco prima di arrivare, si accorse di aver calpestato qualcosa. Inizialmente non capiva cosa fosse, era giallo e molto lungo, poi raccogliendolo intuì che doveva trattarsi di un filo di lana sfuggito dall’intreccio di una sciarpa.

“Adesso balla!”
Stavolta le parole le disse ad alta voce.
Mai nella sua vita, qualcuno aveva osato rivolgersi a lei, in quella maniera insolente e strafottente.
Lei, che sebbene tardi,  aveva capito il suo errore e sarebbe stata disposta ad ammetterlo e a cercare di rimediare. Ma le era stata sbattuta la porta in faccia, senza nessuna pietà o compassione e questo calpestava quel misero straccio di orgoglio che le era rimasto.
“Non la passerà liscia” disse tra sé e sé prima di addormentarsi.

Il mattino dopo si alzò presto e uscì dalla corteccia. Era una bella giornata di sole; il freddo se ne sarebbe stato incatenato qualche ora, ringhiando, per poi abbaiare libero nella notte.
Aveva a disposizione ancora un po’ di tempo, ancora un po’ delle ultime forze rimaste.
In quel momento pensò al filo di lana giallo che aveva trovato la sera prima e, assetata di vendetta, decise di prenderlo con sè.
Lentamente si incamminò fino ad arrivare davanti a quella casa.

Quando poco dopo, l’inconsapevole vittima aprì la porta per uscire, non si aspettava di certo di ritrovarsi davanti a quell’imponente figura che, la sera prima, aveva cacciato via senza esitazioni.
Una di fronte all’altra, si osservarono in silenzio, consce del loro destino.

Il giorno dopo il sole aveva deciso di restare nascosto dietro alle nuvole, lasciando così il freddo libero di girare indisturbato.
Due figure scure spiccavano nella neve bianca di quella mattina d’inverno.
Giacevano a terra inermi, immobili: una era una vecchia cicala sopraffatta dal freddo e dalla fame, l’altra era una piccola formica, che stretto attorno al collo, portava un filo di lana giallo.

Nessun commento:

Posta un commento