Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

Manuela Ferrario - Noia e batticuore


Fuori si era fatto scuro e si preparava il temporale. In casa c’era polvere nei cassetti.
- È tutto inutile, - disse lui con un guizzo negli occhi. - Non abbiamo più possibilità di farcela. Ormai è inevitabile: l’Italia e l’Africa si stanno inesorabilmente avvicinando e si scontreranno. Ci sarà un terribile terremoto che inghiottirà tutto. -
Un sudore freddo gli attraversò la schiena e un brivido gli accelerò il cuore.
- Non ce la faccio. Non posso farcela a vivere con questo pensiero.-

Lei prese un fazzoletto, lo appoggiò sul piano dell’asse e lo stese col palmo della mano poi, partendo dall’angolo in alto a sinistra, lo spianò col ferro da stiro:
- Ma questo succederà tra migliaia di anni o, forse, milioni. Noi non ci saremo più! Stai sereno. Nel frattempo, possiamo vivere tranquillamente e cercare di godercela!-
Perfetto.
Il fazzoletto era stato stirato e piegato, perfettamente.
Ne prese un altro.

- E se invece… E se invece dovesse accadere tra… diciamo… dieci o quindici anni… Io sarei ancora giovane, e anche tu. E nostro figlio, lui avrebbe solo… sarebbe poco più che un ragazzo… Non ha diritto nostro figlio ad avere una vita intera? Una vita, lunga… normale! Perché dovrà subire questo torto e l’orrore di essere inghiottito dalla terra… Così giovane, poi. Perché? E tu? Tu sei la madre, perché non ci pensi? -
E con un gesto teso si passò una pezza sulla fronte:
- Che madre sei?-

Lei prese un altro fazzoletto, lo appoggiò sul piano dell’asse e lo stese col palmo della mano. Partendo dall’angolo in alto a sinistra, lo spianò col ferro rovente e lo ripiegò in quattro parti, identiche.
Perfetto.
Poi, si girò, aprì il secondo cassetto in basso a sinistra della cucina, quello col piccolo segno lungo la maniglia, estrasse il coltello, quello tagliente, con l’impugnatura nera e la lama lunga nove centimetri e, di colpo, glielo ficcò in gola.
- Tranquillo -, disse lei. - Così non avrai più pensieri!-
Un fiotto scuro gli annebbiò la vista, tutto divenne liquido e disperato.
Perfetto.

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