Racconti gialli in tre minuti



In occasione della decima edizione del festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto - dal 25 settembre al ottobre 2011 - in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, è stata organizzata la seconda edizione del CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, in cui una giuria ha selezionato 15 finalisti tra tutti i racconti partecipanti. Domenica 9 ottobre, gli autori si sono sfidati sul palco leggendo i loro racconti, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dai voti della giuria in sala.

domenica 16 ottobre 2011

PRIMO CLASSIFICATO: ELENA GREBAZ, Richieste di amicizia


Richieste di amicizia, Lupodellasteppa, 1 amico in comune, conferma.
Lupo della steppa? Ma chi cazzo è?
Wow! Un figo da paura! Non me lo lascio scappare.
Richiesta di amicizia accettata.
Roberta e Lupodellasteppa hanno stretto amicizia.
Scrivi sulla bacheca.
Ciao, ma chi sei?
Ciao Roberta, sono uno che vuole conoscerti.
Mi aspettava dietro il cespuglio, come il lupo di Cappuccetto Rosso.
Dai, vieni in chat!
Asp. Eccomi!
Ehi, come butta?
Tt ok. Tu?
Chattiamo per un’eternità.
Non mi sembra vero. Alla fine è arrivato, dolce, sensibile, abbiamo pure gli stessi gusti musicali!
Allora ciao, a presto!
A prestissimo, Roby!
Chiudo la chat.
13 notifiche in bacheca.
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Oddio, la mia canzone preferita!
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L’indomani sono sveglia presto. Non faccio nemmeno colazione. Apro Facebook: 53 notifiche!
Tutte sue.
E un messaggio.
Ti aspetto al centro commerciale alle tre.
Ci sarò!
Sono già un po’ innamorata.

Arrivo col motorino e mi accorgo che il parcheggio è deserto. Oggi è giorno di chiusura. Mi guardo intorno. Nessuno. All’improvviso mi viene da piangere. Uno scherzo idiota di quella stronza di Ilaria. Certo, è il suo stile! Ci sono cascata. Che scema!
Avvio il motore e sento il clacson di un’auto.
Ehi!
E’ lui!
Ma allora è vero!
Dai, sali!
Dio, è bellissimo.
Roby, stai calma.
Ti porto a fare un giro, vuoi?
A un tratto imbuca una strada sterrata, si ferma, mi guarda, sorride con quei canini un po’ sporgenti e mi salta addosso.
No, ti prego, lasciami, non voglio!
In un attimo è sopra di me, ansimante, mentre le lacrime cominciano a scendere.
Non piangere, stupida!

La prof di tecnologia me l’aveva detto. Togli quel taglierino dalla tasca, Mazzocchi, è pericoloso!
Aveva ragione.
Lo sfilo lentamente, lo faccio scattare e zaac, un taglio netto alla gola.
Spalanca gli occhi e mi fissa, sorpreso.
Poi crolla sul sedile.
Apro la portiera, scendo dall’auto e mi inoltro trotterellando nel bosco.
Un lieve sorriso sulle labbra.

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